L’esplosione di petali dal colore rosa pallido affascina milioni di visitatori che si recano in Giappone, ogni anno, per la fioritura dei fiori di ciliegio o sakura. È uno spettacolo euforico e unico da vedere, dove la bellezza sposa l’eleganza di questo fiore così tanto bello, quanto fragile.

I fiori di ciliegio significano amore e mistica femminile (bellezza, forza e sessualità) in Cina, ma in nessun altro luogo al mondo questi fiori sono più cari che in Giappone, dove crescono migliaia di alberi di ciliegio e dove l’immaginario floreale permea la pittura, il cinema e la poesia giapponese.

Il significato dei sakura in Giappone è molto profondo e fa del fiore nazionale un’icona culturale venerata in tutto il mondo, non solo per la sua bellezza travolgente, ma anche per la sua espressione di vita, morte, ma, soprattutto, di rinascita.

© Katya Guseva

Ohnuki-Tierney scrive che il fiore di ciliegio è stato un simbolo del “ciclo della vita, della morte e della rinascita, da un lato, e dei poteri produttivi e riproduttivi, dall’altro” nel corso della storia del Giappone. Gli alberi sono stati usati come simboli per tutto: dalla previsione del successo dei raccolti di riso al coraggio dei piloti kamikaze della Seconda Guerra Mondiale per le loro missioni a senso unico.

Inoltre, si dice che ogni primavera la divinità della montagna scendeva nei campi sui petali cadenti dei ciliegi in fiore, trasformandosi nella divinità delle risaie e creando raccolti fondamentali per l’agricoltura e la produttività giapponese. Fu durante questo periodo che i giapponesi si recavano sulle montagne per venerare gli alberi ogni primavera, per poi trapiantarli nelle zone abitate.

I Sakura in fiore hanno quindi sempre segnato l’inizio di un momento di rinnovamento e di ottimismo. Con la stagione della fioritura che coincide con l’inizio dell’anno solare giapponese, questi delicatissimi fiori portano anche speranza e nuovi sogni in un momento in cui gli studenti iniziano il primo giorno di scuola e i dipendenti il primo giorno di un nuovo lavoro.

Quando i fiori di ciliegio sono in piena fioritura, il futuro è pieno di possibilità.

Curiosità

Oltre 600 varietà di ciliegio sono state documentate in tutto il Giappone, comprese sia le specie autoctone che gli ibridi domestici. Il colore dei fiori varia dal bianco alle varie sfumature di rosa. Il più comune è il rosa pallido della varietà Yoshino a cinque petali, favorita fin dal periodo Edo e ampiamente piantata in tutto il paese dall’era Meiji in poi.

Molte specie sono ornamentali e non producono frutti commestibili ma, con altre varietà, si possono mangiare le ciliegie e usare i fiori anche per la bevanda calda chiamata Sakurayu, che significa “tè di fiori di ciliegio”.

L’importanza del rito dell’hanami

Quando i giapponesi si riuniscono sotto i ciliegi in fiore ogni marzo/aprile, non si limitano ad ammirare gli attributi estetici di questi: su tavoli di bicchieri pieni di saké e mochi dolci, colgono l’attimo, commemorando la perdita dei loro cari e riflettendo sulla preziosità del dono della vita con un senso di meraviglia, mentre racchiudono nei ricordi il passato per inaugurare un nuovo anno luminoso e promettente.

Contemplare la bellezza delle cose semplici, la potenza della natura che irrompe nonostante le difficoltà dell’inverno, una riflessione sulla caducità, un’esaltazione delle gioie della primavera: hanami significa tutte queste cose.

Il Giappone ci insegna la gioia nel contemplare le bellezze della natura che gentilmente ci regala: una lezione intrigante sul nostro rapporto tra l’uomo e la natura stessa, da cui tutti noi dovemmo prendere spunto.

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In breve, il significato dei fiori di ciliegio insegna ai giapponesi che, loro stessi, sono sakura. Lo siamo tutti: ad ogni caduta, segue sempre una rinascita.