Questo è un estratto dell’intervista che verrà pubblicata nella sua versione integrale sulla nostra rivista Biophilia

Corre veloce tra Veneto e Lombardia Tillandsia, uno dei progetti più innovativi nell’ambito della floricoltura e del verde per interni. Tentando infatti di coniugare estetica, scienza e benessere la dottoressa Roberta Filippini, architetto paesaggista, e il dottor Paolo Michieli, titolare dell’azienda Michieli Floricoltura, hanno dato vita ad una collaborazione che punta a far scoprire e valorizzare una tipologia di pianta sconosciuta ai più: le tillanzie.

Parlando con loro ho avuto modo di essere iniziato a questo mondo quasi sconosciuto, il quale mi si è rivelato fin da subito tremendamente accattivante. Paolo con la sua passione mi ha sapientemente spiegato quali meraviglie e sorprese siano celate dietro queste piante così affascinanti, mentre Roberta mi ha saputo offrire una visione estetica che fa delle tillanzie dei veri e propri “pennelli di natura viva”, collaboratori preziosi con cui tracciare le linee tridimensionali dell’innovazione.

Nutrirsi d’aria

Paolo, dopo aver rilevato l’azienda paterna fondata negli anni Settanta, decide nel 2013 di specializzarsi unicamente nella coltivazione, la cura e la crescita delle tillanzie. Mi dice che questa sua scelta è dettata da un’intuizione. Comprende come le specifiche di queste piante possano rappresentare un importante punto di partenza per cercare di imboccare un percorso di ricerca e rinnovamento mai battuto in precedenza.

Le tillanzie infatti hanno due caratteristiche principali: non vivono nel terreno e assorbono dall’aria quel di cui necessitano per sostentarsi. Queste piante provengono dal continente americano, dove sono diffuse partendo dal sud degli Stati Uniti fino alla fascia mediana di Cile ed Argentina. Le possiamo peraltro trovare arroccate su montagne pietrose in climi desertici, ma anche aggrappate ad un ramo all’ombra della folta chioma d’un albero nella Foresta Amazzonica.

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© Tillandsia

Tillandsia Wall: le nuvole e il verde tridimensionale

Le tillanzie, sempre per le proprie peculiarità e per la propria estetica, offrono inoltre molti spunti per arrivare a realizzare opere di verde verticale ed elegantissimi prodotti di design. Di ciò è pienamente consapevole Roberta, che ha saputo mettere in campo i propri saperi d’architetto, coniugandoli al meglio con le conoscenze approfondite offerte da Paolo e dalla sua azienda.

Tra i loro lavori più importanti sicuramente possiamo annoverare i Tillandsia Wall. In questi progetti di verde verticale, che possono avere carattere sia temporaneo che permanente, l’obiettivo è senza dubbio quello di trasformare la pianta da elemento singolo ad elemento compositivo, per creare così dei quadri di diverse dimensioni dove le tillanzie, sia nella variante di colorazione grigia che in quella verde, vedano esaltate le proprie qualità estetiche.

Un verde verticale che però con le Breathing Clouds, cioè con il posizionamento delle tillanzie sui soffitti dei più svariati ambienti, si appropria anche di una terza dimensione. Una soluzione questa che ci permette di comprendere quanto la vocazione del progetto sia votata all’innovazione e al superamento di modelli più classici. L’intenzione infatti si rivela quella di poter offrire ai clienti, nelle abitazioni, nei negozi e nei luoghi di lavoro, la possibilità di vivere la miglior esperienza possibile con questo tipo di piante.

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Questo è un estratto dell’intervista che verrà pubblicata nella sua versione integrale sulla nostra rivista Biophilia