Il nuovo Centro Dentistico Decorato, ultimato nel 2020 per il comune di Vittoria (Ragusa), rappresenta il connubio perfetto fra natura, benessere e comfort sul luogo di lavoro. L’intervento da parte di DFG Architetti Associati ha dato nuova essenza ad un oggetto che aveva, ormai, esaurito il proprio ciclo biologico a causa di problemi strutturali che ne compromettevano la staticità. Dando un’occhiata alla clinica, l’architettura sembra quasi prendere vita e mutare con il passare delle stagioni, creando una perfetta simmetria fra lo spazio antropico e il contesto paesaggistico.
Nella mia piacevole chiacchierata con Ferdinando Mazza, componente di DFG Architetti Associati, ho scoperto come hanno portato a compimento la clinica del Dottor Giuseppe Decorato, con grande minuzia ed entusiasmo. Quest’ultima è stata pensata in base alle esigenze e al benessere dell’utente: ci sono spazi per meeting e piccoli convegni in tutte le aree private, come lo studio e gli uffici, e in tutte le aree aperte al pubblico sono stati previsti ulteriori ambienti di qualità per il relax, lo svago e l’attesa.
Il Centro Dentistico Decorato si presenta come un edificio particolarmente ambizioso, iconico e all’avanguardia, frutto di un complesso e delicato lavoro di recupero. A cosa vi siete ispirati nella realizzazione di questo progetto?
Facendo una piccola premessa, si tratta di un’architettura rigenerativa che parte da una pre-esistenza, non viene fatta ex-novo e quindi si deve cominciare da considerazioni visuali relative al contesto e al terreno. In questo caso, sono state riscontrate grandi problematiche nel disporre i nuovi flussi e le nuove funzioni. Più di un concept da adattare a un oggetto, la nostra progettazione ha cercato di creare un’architettura capace di comunicare attraverso le sue forme: sono state utilizzate le geometrie, la luce e i materiali per esprimere emozioni e sensazioni (accoglienza, modernità, efficienza, unicità). Nella sua totalità l’edificio richiama la modernità, quasi come una macchina tecnologica all’avanguardia; il nostro scopo era quello di creare un oggetto ‘fantastico’, diverso e in grado di colpire e differenziarsi dal contesto. Il principale prospetto è la pavimentazione che si inclina e diventa una scala d’accesso ampia e accogliente e, a sua volta, lo stesso colore della luce e la dinamicità delle sue linee cercano di creare un’atmosfera calorosa e confortevole. L’architettura ha comportato tanta tecnologia e innovazione a livello di materiali per budget, volontà del committente e ispirazione. Una nuova attività ha sempre bisogno di essere riconoscibile, deve comunicare come e cosa si fa al suo interno: in questo contesto, l’aspetto esteriore diventa un biglietto da visita.

© DFG Architetti – Foto: Marcello Bocchieri Fotografo
L’intervento architettonico ha permesso di rigenerare completamente un edificio che era arrivato al capolinea del proprio ciclo di vita. Quanto tempo, risorse e passione ci sono dietro questa clinica fuori dal comune?
La nostra passione è lo specchio diretto dei nostri committenti: fare l’architetto implica uno sforzo fisico e psicologico non indifferente, non abbiamo orari e, per questo, la passione è fondamentale. Spesso siamo anche ispirati dalla nostra stessa creatività poiché con l’architettura puoi realizzare qualsiasi cosa, puoi esprimere te stesso e quello che provi. È un mestiere fluido che costringe a formarsi continuamente, a scoprire cose nuove, informarsi, stare in mezzo alla gente, viaggiare e partecipare a concorsi. Un altro valore aggiunto riguarda il fatto che la buona architettura deve esprimere le emozioni del cliente: le esperienze più emozionanti si hanno quando il committente è motivato, deve avere un progetto e un sogno importante. La responsabilità e la fiducia della committenza ci carica e ci dà adrenalina, sono sfide che richiedono tanta responsabilità poiché dietro ci sono investimenti e risparmi di una vita.
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